Elena Checchi

Autodidatta... con amore per l'arte, fin da bambina viene segnalata ed inviata tramite la  scuola al centro di pittura . In seguito affrontera' studi classici deviando così la  preparazione artistica.Sposa giovanissima ed accantona strada facendo  il disegno, se ne allontana fino a ritornarci prepotentemente nel 1975 a  28 anni .Scopre la china e affascinata crea i primi suoi quadri interessanti. In vacanza in liguria incontra'  un operatore del Casino' municipale di S Remo..il quale. la vede operare e le offre la possibilita' di esporre all'interno del Casino'.  Per ragioni familiari perde forzatamente  questa opportunita' . Da li' non perdera' piu' la delusione che l'accompagnera' molto tempo, fino al momento in cui nel 2011 ,attraverso 80 opere, esplodera' piu' forte e rinnovata la volonta' di esprimersi.Non ha al suo attivo esposizioni, a cui  si ripromette e si augura di partecipare cercando di riconquistare, se mai fosse possibile, il tempo perduto.

 Dedica le sue opere alla beneficienza per la FONDAZIONE ONLUS " CARLO FERRI" ,  la cui missione nasce per la prevenzione e la cura del cancro.  ( Da qui forse la sua grande produzione artistica )

Gli innumerevoli voti che le sono stati attribuiti in questo sito, concorrono  ad incoraggiarla e  accreditarla in questa operazione  benefica.

Grazie a tutti quelli che vorranno continuare ad osservare ed apprezzare le sue opere.

Ha detto delle sue opere l'illustre maestro d'arte  "GIOVANNI SPINICCHIA" sostenitore del metodo VE.RA.DI ( VEDERE,  RAGIONARE, DISEGNARE )

"  LE SUE OPERE , HANNO IL SAPORE DELLE STAGIONI, S'INTAGLIANO FRA NEBBIE ED OMBRE DI STRUGGENTE TENEREZZA.

TRADUCONO UN'AUTRICE IMMERSA IN QUELLA FRAGRANZA DI GIARDINI E FIORI DI STANZE SEGRETE CHE CONDUCONO A VACANZE DELL'ANIMA.

QUELLE STESSE STANZE , SOGNATE DA OGNUNO IN UN'INTERA VITA.

TEMA RICORRENTE E' LA FEMMINILITA'  SENZA MAI VOLGARITA'.  ESPRESSA CON SAPIENTE  DELICATEZZA , IN PUNTA DI PIEDI, ED ASSOLUTA ELEGANZA

 

CRITICO  D'ARTE DANILO GIUSINO

 L'artista eretina Elena Checchi (ELCHE) si distingue per capacità d'esercizio tecnico e intensa passione.Le figure di donna e i paesaggi diventano sguardi "all'infinito" policromatici che ricordano i manifesti del primo '900 di Marcello Dudovich. L'Autrice sfoglia la bellezza della vita riflessa nei suoi amati inchiostri,acquerelli,acrilici e oli con una naturale immediatezza da sorprenderci in ogni sfumatura o tinta"a plat".Forme del quotidiano si fanno protagonisti come in un set di un film in atmosfere patinate senza tempo.Lo stile pittorico di Elena è tanto caldo negli impasti cromatici quanto affascinante per le composizioni di un post-impressionismo ritrovato.Tagli d'immagine frammentari che da una parte rispecchiano la fugacità delle riviste di moda e pubblicità, ma dall'altra parte risentono anche dell'influsso della fotografia e dei new media. Fissare istantanee d'attese osservando il vero nell'ordinario,costruendo la narrazione con pennellate che determinano ombre,luminosità,spazialità. Volti noti del cinema ritratti dalla mano attenta dell'artista, attraverso un linguaggio profondamente grafico ed elegante. La luce nelle sue opere diventa immensa e perfettamente affine al suo nobile intento di vendere le tele in beneficenza,grazie al supporto di una fondazione Onlus,per la ricerca e cura del cancro. Dietro l’idea si nasconde la vera seduzione recitata da corpi danzanti o pose di un eros svelato.

Baltasar Gracián sosteneva che "La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca",così analogamente la pittura di ELCHE con tutta la sua straordinaria energia si fa pelle,respiro,desideri di un colore dell'anima da fantasticare e incantare ancora. 
Danilo Giusino(Esperto e Critico d'arte)